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Gatta femmina norvegese delle foreste colore blue , colore grigio

 Allevamento Etico Amatoriale del Gatto Norvegese delle Foreste
DISIR NORNIR -Autorizzazione ASL n°46751 


Benvenuto nella pagina della mia Famiglia Felina!


Sono Karin, Tecnico Esperto in "Dietetica e Nutrizione Veterinaria" e "Allevatore Amatoriale" del gatto Norvegese delle Foreste, magnifica Razza Naturale non creata dall' uomo che fino a pochi decenni fa ha rischiato l' estinzione e oggi attraverso una cattiva selezione sta avendo perdita di pool genetico, impoverendo così la razza che senza un oculato piano allevatoriale, rischia di perdere la sua proverbiale salute nonchè il suo originale aspetto. Ecco il perchè di questo sito e il motivo per cui voglio promuoverne la conoscenza e dedicarmi come fecero gli storici allevatori Norvegesi, alla sua salvaguardia (se vuoi saperne di più clicca qui)  Scorrendo sotto o visitando le sezioni del menù potrai leggerne la storia dalle origini, trovare risposta alle tante curiosità sul carattere, alimentazione, cure del mantello, salute, e molto altro.
Se vuoi contattarmi : 3894984632- infogattinorvegesi@gmail.com
 

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Menù breve

 

C'E' UN PO' DI GATTI NORVEGESI DELLE FORESTE IN TUTTI I GATTI DEL MONDO

Nel 2016 i ricercatori hanno riportato i risultati di uno studio in cui hanno sequenziato il DNA di 209 felini, (-Marie Geigl of Institut Jacques Monod,)i cui resti erano stati ritrovati in vari siti archeologici, risalenti a un periodo compreso tra 15.000 e 2.700 anni fa. . Ciò che scoprirono fu che i gatti si espansero geograficamente in due ondate..... ( https://www.nature.com/articles/nature.2016.20643 )

Gli studi e documenti storici suggeriscono che i vichinghi abbiano avuto un ruolo significativo nella diffusione del Gatto delle Foreste Norvegesi (NFC) in diverse parti del mondo. https://www.focus.it/.../confermato-vichinghi-in-america... Questi gatti, noti per la loro robusta costituzione e il folto mantello, erano non solo compagni ma anche risorse pratiche per gli esploratori #vichinghi .

I vichinghi, durante i loro lunghi viaggi, portavano i #gattidelleforestenorvegesi a bordo delle loro navi per controllare la popolazione di roditori. Questo era cruciale per mantenere la pulizia e la sicurezza delle provviste durante le lunghe traversate. Mentre i vichinghi viaggiavano verso nuovi territori, inclusi parti d'Europa e in Nord America, introdussero questi gatti in nuovi ambienti. Col tempo, questi gatti si mescolarono con le popolazioni feline locali, influenzando il patrimonio genetico dei #gattidomestici in quelle regioni​

La presenza dei #gattinorvegesidelleforeste nella cultura vichinga è supportata anche dalla mitologia norrena, dove erano associati alla dea #freyja . Questi #gatti erano venerati per la loro agilità, intelligenza e qualità mistiche, che ne aumentavano il valore sia a bordo delle navi che sulla terraferma​

Questi resoconti storici e #studigenetici mettono in luce il viaggio del #gattonorvegesei accanto ai vichinghi, mostrando il loro ruolo integrale nella #societàvichinga e il loro impatto duraturo sulle popolazioni di gatti domestici in tutto il mondo.

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    "Cosa significa Salvaguardia del  Gatto Norvegese?"

  • Significa sopratutto rispettare il grande lavoro che è stato fatto nel passato da grandi allevatori appassionati, cercando di salvaguardare quelle linee genealogiche che rischiano di perdersi , impoverendo così la genetica di questa Magnifica Razza. 

  • Significa che i miei gatti sono prima di tutto la mia Famiglia , compagni di Vita, ed è con questo spirito che mi impegno a rispettare tutti i loro bisogni etologici, che vengono messi sempre per primi , rispetto alle esigenze umane .

  • I miei gatti sono liberi di arrampicarsi, correre , giocare, in ampi recinti protetti, senza sovra-popolazione, con aree organizzate nel rispetto dei loro bisogni etologici.

  • Vivo con i miei gatti tutte le fasi della vita, dalla nascita, alla gravidanza, alla vecchiaia. I miei gatti castrati, se vivono bene la convivenza con gli altri gatti fertili, restano con me ,altrimenti vengono affidati a famiglie di fiducia che ne faranno richiesta.

  • Utilizzo per loro la migliore alimentazione Naturale, BARF,  a base di carni per uso umano preparate da me.

  • Curo i miei gatti con un approccio Olistico, avvalendomi di Veterinari specializzatii

  • Il mio Affisso( Nome dell' Allevamento ) è registrato in AFEF  

  • Il mio allevamento Amatoriale è autorizzato ASL con il n°46751

"Un Ringraziamento di cuore va alle famiglie che hanno accolto i miei cuccioli in passato ma anche quelli che lo faranno in futuro; è anche grazie a voi se potrò proseguire nel sogno di Proteggere questa Magnifica Razza Naturale"

LA STORIA DEI GATTI NORVEGESI

freya dea dei gatti norvegesi

La storia dei gatti Norvegesi delle Foreste nasce molti secoli fa, quando le leggende nordiche già lo vedevano descritto nei racconti mitologici di cui è protagonista accanto alla dea Freya e al dio Thor.

Intorno al 1220, Snorri Sturluson, poeta, storiografo, studioso e narratore di miti e leggende, scrisse l' “EDDA” (“bisnonna”), testo che descrive la mitologia nordica della Scandinavia pagana, nel quale vengono citati dei grossi gatti a pelo lungo nei racconti di queste due divinità nordiche.

 

libro mitologia Edda snorri1
pagine edda snorri
pagine del libro  edda snorri

La prima descrizione di questa razza risale al 1599 quando un naturalista, il frate danese Peter Claus Friis, che visse a lungo in Norvegia, definì tre categorie di lince: la lince-lupo, la lince-volpe e la lince-gatto, quest’ultima classe plausibilmente indicava proprio i progenitori del nostro gatto delle Foreste Norvegesi.

Il nome originale , in norvegese è “Norsk Skogkatt” : Norsk --> Norvegese, Skog --> Foresta, Katt --> Gatto.

Venne poi pubblicata nel 1835 l'opera "Favole popolari norvegesi" scritto da Asbjornsen e Moe,

con il quale il gatto norvegese delle foreste,  entra a far parte della letteratura e cultura norvegese.

Nell’opera “Favole popolari norvegesi” viene chiamato "Huldrekat" ("huldre" = ninfa del bosco) e descritto come un gatto dei boschi con una coda grande e folta.

Nelle fiabe che successivamente furono tramandate fino ai fratelli Grimm, questo gatto impersonò probabilmente, con le sue culotte di pelo lungo e la zampetta posteriore coperta di sottopelo, il notissimo “Gatto con gli stivali”.

Nel 1912 l'autore norvegese Gabriel Scott scrisse un popolarissimo libro per bambini intitolato "Sølvfaks" in cui il protagonista della storia e' un gatto dei boschi

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Intorno al 1930 alcuni allevatori Scandinavi s’interessarono attivamente a questo felino autoctono e iniziarono un allevamento con l’obiettivo di salvaguardare l’originalità della specie, selezionando i soggetti per la loro morfologia e la folta pelliccia, cercando di preservarlo da accoppiamenti con gatti a pelo corto e da altre contaminazioni genetiche.Già dal 1940, durante la 2^ guerra mondiale, questo tipo di gatto fu utilizzato dall’esercito danese con specifiche funzioni affidate ai gatti delle foreste durante i trasporti postali per la protezione delle merci preziose, dei plichi e dispacci dalla sistematica distruzione dei topi. Solo nel 1965 questi gatti, considerati "ufficiali postali", furono cancellati dai registri governativi.

Nel 1943, fu pubblicato in Norvegia un libro intitolato "I gatti, animali selvatici e amici domestici" sull'allevamento del Gatto Norvegese delle Foreste (autori Reidar e Lund), che suscitò molto interesse per la sorte del gatto nazionale e nel quale si trattavano le basi per l'allevamento del norvegese:

Negli anni che seguirono la ricerca di soggetti assolutamente puri diventò l’obiettivo degli appassionati che si adoperarono alacremente per la salvezza della razza contro l’incombente pericolo d’estinzione causata dall’estensione delle città e dalla diffusione di gatti a pelo corto.

I primi rappresentanti di questa razza comparvero in esposizione nel 1969 e nel 1973 Helene Nordane ed Edel Runas della Federazione Felina Norvegese iniziarono il primo serio programma di selezione ed allevamento.

Nel 1974 venne registrata nel Libro Origini norvegese la prima coppia genitrice di gatti norvegesi delle foreste (il maschio Pan's Trulls di Else Nylund e la femmina Pippa Skogpuss di Edel Runas), i capostipiti di tutti i gatti norvegesi con pedigree.

fondatore gatti norvegesi pans truls
fondatrice gatti norvegesi Pippa Skogpus

Nel dicembre 1975 gli allevatori della razza entusiasti fondarono il Norsk Skogkattring (Club dei Gatti delle Foreste Norvegesi) che riscosse subito un clamoroso successo.Il programma di allevamento fu difficile per gli anni successivi perché vi erano così pochi parenti riconosciuti ufficialmente che un certo numero di incroci tra parenti fu inevitabile.

Prima che potesse essere riconosciuta la nuova razza dalla FIFè (Fédération Internationale Féline) dovettero essere autenticate tre generazioni complete. Nell'aprile del 1977, quando c'erano circa 150 Gatti delle Foreste Norvegesi registrati in Norvegia, la FIFè inviò un giudice Tedesco ad uno show in Oslo. Il suo obiettivo era quello di fare un reportage della nuova razza, per aiutare la commissione dei giudici della FIFè a decidere sul suo futuro. Nel novembre 1977, Carl-Frederick Nordane viaggiò fino a Parigi per partecipare all'assemblea generale della FIFé. Portò con sé diverse foto di quella che da li a poco sarebbe divenuta una nuova razza. I giudici riconobbero in Pan's Truls, brown tabby con bianco, lo standard con cui si sarebbe identificata l'intera razza ed assegnarono il numero 13 NF standard.

La cosa fece molto clamore nel paese d'origine dove alla televisione venne trasmessa la foto di Truls che annunciava che il gatto delle foreste norvegesi era stato ufficialmente riconosciuto. Nel 1977 si arrivò così al riconoscimento ufficiale da parte della Federazione Internazionale Felina (F.I.Fe), a cui seguì nel 1984 in America la definizione dello standard ad opera di allevatori aderenti al T.I.C.A. (The International Cat Association). Nel 1987 anche il C.F.A. (Cat Fancier’s Association) registrò il primo Gatto Norvegese delle Foreste.

In Italia fu Elena Scorta (allevamento del Valhalla) ad importare i primi due Gatti Norvegesi delle Foreste, Pan's Pallet ,Artax e Sirika nel 1988 - Qui sotto alcune fotografie di gatti dei primi allevatori italiani, Vallhalla, Vikjngs, Carro di Freja, Silvanesti's, Ice Lanke , Moon Cat's, Sibelius,.... ( testo e foto in lavorazione, gli allevatori non citati non si offendano :-) )

Foto gentilmente concesse dai proprietari, prima di utilizzare si prega di chiedere l' autorizzazione.

Un grande impegno fu profuso in questi anni per trovare gli esemplari adatti all'allevamento che garantissero un pool genetico abbastanza ricco per evitare i rischi degli accoppiamenti tra consanguinei e tale impegno fu continuato anche in Scandinavia, fino al 1990, poi si è deciso di cessare il riconoscimento di nuovi soggetti provenienti direttamente dai boschi, gli ancestrali (detti "novizi").

​​​​​​​​​​​​​Solo nel 1993 la razza venne riconosciuta ufficialmente a livello mondiale e formalizzato definitivamente lo standard ed il codice internazionale. Tra i pionieri allevatori meritano una citazione speciale Else Nylund con il suo allevamento "Pan's" e Randi e Arild Grotterød con il loro allevamento "Torvmyra" che hanno contribuito sostanzialmente alla razza.

La ragione per cui questi due allevamenti sono particolarmente ricordati è che ancora tutt'oggi è quasi* impossibile trovare un gatto tra i più belli della razza nel cui pedigree non sia presente in linea di sangue un antenato "Pan's" o "Torvmyra".

Un Ringraziamento Speciale va ai miei cari amici Norvegesi, Gunn Inigrid e Roald Pedersens

( Allevamento FRU PEDERSEN'S )

per avermi donato questi 3 preziosi libri ormai  introvabili.

gunsmoke lynn allevamento frupedersens nfo
Gunn Ingrid allevamento gatti norvegesi Fru Pedersen's
scritta allevamento fru pedersens
STORA GATTO NORVEGESE
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© 2023 Disir Nornir di Karin Pedrona

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 l' allevamento Disir Nornir, non ha collaboratori e non affida i suoi cuccioli ai negozi. Verificate sempre visitando l allevamento di persona o ricercando

sul sito ANFI, l' esistenza dell allevamento.

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