" Ma come trovi i nomi dei cuccioli" ??
- Karin Pedrona
- 16 mar
- Tempo di lettura: 4 min
Mi sento chiedere spesso: ma come trovi i nomi dei cuccioli? Come nasce il tema di una cucciolata?
Mettetevi comodi cercherò di farmi entrare nel mio processo creativo.
C’è una cosa che davvero ancora oggi mi da davvero fastidio:" la modalità lamentela " una nota di sottofondo costante, una litania che ti entra nelle ossa , un filtro da cui vedere il mondo.
"Non va mai bene niente. Mai."
Qualsiasi cosa succeda, qualsiasi cosa si faccia, c’è sempre qualcuno pronto a trovare il difetto, il problema, la cosa che "eh ma si poteva fare meglio". E guai a provare a vedere il bicchiere mezzo pieno, perché in questa mentalità chi si lamenta sale sul piedistallo, diventa il più furbo, quello che ne sa sempre una più degli altri. Un circolo vizioso avvilente, che soffoca ogni spunto costruttivo.
Più ci penso, più mi rendo conto di quanto sia stato deleterio per me nascere , crescere in questo tipo di società, perché alla fine, vivere nella perenne modalità "lamentela attiva" non porta nulla di buono , anzi, blocca qualsiasi miglioramento
Se l’unico sport cittadino è criticare a prescindere, senza mai proporre soluzioni, alla fine nessuno si prende più la briga di fare qualcosa. Tanto sarà sempre sbagliato, tanto ci sarà sempre qualcuno pronto a sputare sentenze. E così, si rimane fermi, immobili.
Le persone che provano a fare, a proporre, a cambiare qualcosa si trovano davanti un muro di lamentele e sfiducia. E dopo un po’, ci rinunciano...
Vivere in un ambiente dove tutto viene visto in negativo non fa che generare frustrazione e apatia. Perché se tutto fa schifo, se tanto le cose non cambiano mai, che senso ha impegnarsi? Che senso ha credere in qualcosa? Meglio lamentarsi e basta, tanto è più facile e non costa nulla.
Il cittadino convinto di essere sempre superiore, il lagnoso seriale ha una convinzione incrollabile: "io lo so meglio di tutti". Lui ha capito come funziona il mondo, gli altri no. E questa presunta superiorità gli dà il diritto di criticare, di demolire, di guardare dall’alto in basso chiunque provi a fare qualcosa di diverso.
In realtà, questa non è intelligenza, è solo sterile autocompiacimento.
E qui arriva il bello (o meglio, il brutto): questa mentalità della lamentela perenne non resta confinata al singolo cittadino, ma si riflette su tutto il sistema. Burocrazia, leggi, regolamenti… tutto è progettato non per semplificare la vita, ma per complicarla sempre di più.
Perché? Perché la lamentela cronica genera un meccanismo perverso; ogni volta che qualcuno si lamenta di qualcosa, la risposta è "Facciamo una nuova regola per evitarlo", non importa se la regola peggiora la situazione, se aggiunge solo ostacoli inutili, l’importante è rispondere alla lamentela.... E così si va avanti, in un circolo vizioso senza fine, ogni problema, invece di essere risolto con buon senso e pragmatismo, viene affrontato con nuove norme, nuove restrizioni, nuovi cavilli.
Il risultato? Nessuno capisce più niente e tutto diventa sempre più difficile.
Vogliamo parlare di aprire un’attività? Trovarsi un lavoro? Chiedere un permesso?
Un incubo....E non perché sia impossibile, ma perché è tutto costruito per non funzionare in modo semplice...Perché se fosse troppo facile, qualcuno potrebbe lamentarsi che "non ci sono abbastanza controlli" e allora via con un altro modulo, un altro ufficio, un altra scartoffia.
Senza parlare del clima di sospetto e sfiducia dietro questa mentalità, c’è sempre l’idea che "qualcuno sta cercando di fregarmi", quindi, per evitare furbate (vere o presunte) si creano sistemi di controllo talmente complicati che alla fine penalizzano tutti"" tranne i truffatori che sanno aggirarli e i delinquenti che sono consapevoli che basterà non ritirare la "raccomandata dell' avvocato"....
E la cosa assurda è che nessuno sembra rendersi conto che siamo noi stessi ad aver creato questa situazione.
Noi, con la nostra mania di trovare il difetto in tutto, con la nostra incapacità di accettare che a volte, per migliorare le cose, bisogna lasciare andare la paura che "qualcuno ne approfitti".
La soluzione io non ce l ho .... per un periodo della mia vita sono riuscita ad essere chi ho voluto essere....a vivere fuori da questa ambra che qui sembra intrappolare tutti come piccoli insetti che continuano eternamente a ronzare immobili , ma una volta presa una batosta di troppo ... questa energia negativa sembra di nuovo volermi intrappolare....
Per fortuna ho il mio " pensiero positivo " a cui aggrapparmi quando mi sento pervadere da questa nebbia grigia... i miei gatti Norvegesi che mi hanno davvero permesso di incontrare ✨Persone Speciali✨ VOI✨ che avete adottato un mio gattino, dei ✨🧚🌈 piccoli arcobaleni che vedo brillare attorno a me... Voi sapete che sto parlando di Voi.... una fonte di entusiasmo , di amicizia, di amore.... un esempio, "quella farfalla che anche se è in difficoltà riesce comunque a volare libera fuori dall' ambra".... e così con questo pensiero che ho deciso di dedicare a voi la mia nuova cucciolata appena nata.... intitolandola:
✨🧚🌈La Favola dell' Arcobaleno-Le sette farfalle 🌈🧚✨ 🌞
Sulle rive del fiume Orinoco, molto tempo fa vivevano sette bellissime farfalle ballerine, che ballavano e ballavano sui petali dei gigli e dei papaveri della prateria.
Ognuna di esse aveva il suo colore:
arancione, blu, rosso, verde, giallo, violetto ed indaco.
Alla sera rimanevano appese ad un fiore o ad una foglia e si consegnavano al sonno.
Un giorno in cui le sette bellissime farfalle ballavano e ballavano, la gialla si ferì un’ala saltando verso un ramo e cominciò ad agonizzare.
Le sue amiche si fecero attorno e vedendo che stava per morire si domandarono cosa potevano fare per rimanere vicine alla loro amica.
All’improvviso si udì una voce che disse loro:
“Siete disposte a fare ogni sacrificio per non lasciar sola la vostra amica? “Sì!” risposero tutte.
Il cielo divenne subito scuro.
Un fulmine attraversò il cuore della prateria.
La prateria sussultò lanciando un grido che si perse nell’immensità dell’universo.
Un’ora dopo il sole tornò a brillare e nel cielo apparve l’arcobaleno con i suoi sette colori.
Questi colori non erano altro che lo spirito delle sette bellissime farfalle.🧚♂️🧚🧚♀️
Gialla - Indaco e Verde son le tre piccole Farfalle arrivate il 14/15/ 3/2025 2 femmine e un maschio.
A presto per tutte le foto dei piccini!


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