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"Crudo" per gatti: come acquistarlo e congelarlo!

  • Immagine del redattore: Karin Pedrona
    Karin Pedrona
  • 11 ott
  • Tempo di lettura: 4 min

Aggiornamento: 7 giorni fa


Sempre più caregiver scelgono la dieta cruda (BARF/Frankenprey) per i propri gatti.

È una scelta naturale e nutrizionalmente valida, ma comporta un punto critico: la gestione del rischio microbiologico e parassitario.

Congelare carne e pesce non è un dettaglio: è la prima barriera contro parassiti e, in parte, contro batteri.


La qualità inizia dal banco: scegliere carne fresca fa la differenza

Il congelamento serve soprattutto per ridurre il rischio parassitario, ma la carica batterica della carne dipende da quanto è fresca al momento dell’acquisto.

  • Una carne appena arrivata al macellaio o al supermercato avrà meno proliferazione batterica rispetto a una che è rimasta diversi giorni nel banco o in cella frigorifera.

  • Puoi prenotare la carne in anticipo dal tuo macellaio di fiducia o chiedere in quali giorni arrivano le nuove forniture al supermercato: così sei sicuro di congelare un prodotto con carica batterica più bassa.

  • Ricorda: più fresca è la carne al momento del congelamento, più sicura sarà al momento della somministrazione al gatto.

👉 Non basta solo congelare: la scelta della materia prima è il primo passo verso una dieta cruda sana e sicura.

Tempi di congelamento raccomandati e i limiti da conoscere.

Pollame e Coniglio → Toxoplasma gondii

  • Pollame e coniglio possono ospitare cisti di Toxoplasma gondii.

  • Studi indicano che il congelamento a –12 °C per 2–3 giorni o a –20 °C per 2–4 giorni inattiva gran parte delle cisti (Alizadeh et al., 2018; Gracia et al., 2022).

  • Per uso casalingo si consiglia prudenzialmente: –20 °C per 72–96 h.

Manzo → Sarcocystis spp. e Toxoplasma

  • Oltre a Toxoplasma, il manzo può ospitare Sarcocystis spp., parassita intracellulare più resistente.

  • Studi recenti su ovini (Peris et al., 2024) raccomandano –20 °C per 96–144 h per eliminare le cisti.

  • Raccomandazione pratica: –20 °C per 96–120 h.

Pesci → Anisakis e altri

  • Pesci d’acqua salata: rischio Anisakis. La normativa UE (Reg. 1276/2011) impone: –20 °C ≥24 h o –35 °C ≥15 h.

  • In casa, meglio 48–96 h per compensare le performance ridotte dei freezer domestici.

  • Pesci d’acqua dolce: rischio Opistorchis, Clonorchis, Diphyllobothrium. Richiedono tempi più lunghi: –20 °C per 7 giorni.

Cefalopodi (seppie, calamari, polpi)

  • Parassita principale: Anisakis.

  • Stesse regole dei pesci: –20 °C per 48–96 h.

Crostacei (gamberi, scampi, aragoste, granchi)

  • Rischio parassitario basso, ma possibili contaminazioni da Anisakis e batteri marini (Vibrio, Listeria).

  • Congelamento riduce il rischio parassitario, non elimina batteri.

  • Raccomandazione: trattare come pesce → –20 °C per 48–96 h.

Molluschi bivalvi (cozze, vongole, ostriche)

  • Il rischio maggiore non sono i parassiti, ma virus e batteri accumulati per filtrazione: Vibrio, Norovirus, virus dell’epatite A.

  • Congelamento NON li inattiva.

  • Per l’uomo i bivalvi crudi sono un rischio documentato; per il gatto non ci sono prove solide, ma studi hanno trovato norovirus felini (FNoV) associati a diarrea nei gatti (Martella et al., 2015; Sumiyoshi et al., 2025).

  • Vibrio è stato isolato anche in infezioni da ferita da morso di gatto, segno che il batterio può colonizzare i felini, pur senza prove forti di trasmissione alimentare.

  • Raccomandazione: mai bivalvi crudi al gatto. Solo cotti o da fonti certificate.

Suino e cinghiale → divieto assoluto

  • Virus di Aujeszky (pseudorabbia) → sempre fatale per gatti e cani.

  • Congelamento non è misura affidabile: il virus può resistere settimane.

  • Regola: mai carne suina/cinghiale cruda.


❄️ Congelare non è sterilizzare

Il congelamento non è una sterilizzazione: non elimina batteri come Salmonella o Listeria, e non è affidabile contro virus. Serve soprattutto per ridurre i parassiti (Toxoplasma, Anisakis, Sarcocystis) e fermare la carica batterica al punto in cui la troviamo al momento del congelamento

  • Va detto per onestà che  i gatti sono MOLTO più resistenti di noi ai batteri enterici, grazie all’acidità gastrica molto più forte e a un transito intestinale rapido, inoltre le patologie causate da Cryptosporidium, Sarcocystis e Toxoplasma sono molto rare.


Per questo quando si fa dieta barf o si da carne cruda è sconsigliato l' utilizzo concomitante della crocchetta che rallenta il transito) Se vuoi sapere come fare puoi chiedere a Karin@barfcoach.it


In conclusione:


👉 Regola generale (uso domestico):

  • Il congelamento riduce i parassiti solo se la temperatura arriva a cuore del pezzo.

  • I tagli più spessi richiedono più tempo.

  • Per prudenza: imposta il freezer che scenda a –20 °C o mantieni i tempi più lunghi.

Così il rischio si riduce al minimo e il tuo gatto può godere del crudo in sicurezza.


  • 🐔 Pollo/Tacchino → –20 °C · 72–96 h

  • 🐇 Coniglio → –20 °C · 72–96 h

  • 🐮 Manzo → –20 °C · 96–120 h

  • 🐑 Pecora/Agnello → –20 °C · 96–120 h (fino a 144 h se tagli spessi)

  • 🐐 Capra → –20 °C · 96–120 h

  • 🐟 Pesce (acqua salata) → –20 °C · 48–96 h (UE: 24 h a –20 °C o 15 h a –35 °C)

  • 💧 Pesce (acqua dolce) → –20 °C · 7 giorni

  • 🦑 Cefalopodi → –20 °C · 48–96 h

  • 🦐 Crostacei → –20 °C · 48–96 h

  • 🦪 Molluschi bivalvi → 🚫 solo cotti

  • 🐷 Suino/Cinghiale → 🚫 vietati

 
 
 

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